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mercoledì 21 gennaio 2015

Alluvione a Firenze 1966 e medaglia d'oro al valore civile

                                                    ALLUVIONE A FIRENZE 1966                    
 Il 4 novembre 1966 è ricordato dai fiorentini come il giorno dell'alluvione di Firenze. Gran parte del centro fu invasa dall'acqua del fiume Arno. La furia delle acque portò una grande devastazione e alcune decine di morti, invase le chiese, i palazzi e i musei distruggendo archivi ed opere d'arte, allagò i depositi della Biblioteca Nazionale Centrale danneggiando molti preziosi volumi. Mischiata alla nafta, per via della rottura delle cisterne di combustibile, l'acqua del fiume s'inerpicò velocemente nei vicoli del centro storico, nei fondi commerciali. Il prezioso Crocifisso di Santa Croce di Cimabue venne deturpato dalla fanghiglia, divenendo presto un simbolo della devastazione. Questo immenso dramma venne vissuto dal mondo con una partecipazione unica, dando ben presto l'avvio ad una incredibile gara di solidarietà che vide la nascita dei famosi angeli del fango, giovani provenienti da ogni dove che si adoperarono nella difficile opera del recupero dei tesori artistici danneggiati.
 
                                                     La medaglia al valore civile

 Nel corso delle tragiche giornate dell'inondazione della città, l'intera popolazione di Firenze affrontava con eroica fermezza la furia degli elementi, prodigandosi oltre ogni limite per contenere i disastrosi effetti della calamità e offrendo mirabili testimonianze di coraggio, d'abnegazione, di civismo e di solidarietà umana. Duramente provata da gravissimi disagi e da ingenti danni, reagiva alla sventura con dignità e fierezza, suscitando profonda e ammirata commozione in tutto il mondo.



fonte:wikipedia e google immagini

Firenze capitale

Firenze nel Medioevo è stato un importante centro culturale, commerciale, economico e finanziario. Nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana, dal 1569 al 1859, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena. Fu capitale d'Italia dal 1865 al 1871, dopo l'unificazione del Paese (1861).
Firenze prese il posto di Torino come capitale d'Italia nel 1865, su richiesta di Napoleone III in base alla Convenzione di settembre, finché l'ambito ruolo non fu trasferito a Roma cinque anni dopo, quando la città papalina fu annessa al regno.


fonte: wikipedia e google immagini

il simbolo di firenze


Questo è il simbolo di firenze IL GIGLIO. Questo è il simbolo della città fin dal secolo XI. Oggi il giglio è rosso su fondo bianco anche se anticamente i colori erano invertiti proprio in riferimento al colore del giaggiolo iris fiorentina. I colori attuali risalgono al 1251 quando i Ghibellini, in esilio da Firenze, continuavano a ostentare il simbolo di Firenze come proprio. Fu allora che i Guelfi, che controllavano Firenze, si distinsero dai propri avversari invertendo i colori che poi sono rimasti fino ai giorni nostri. Il tradizionale simbolo fiorentino subi nel 1809 un attacco da parte di Napoleone Bonaparte che , con un decreto, provò a imporre un nuovo simbolo per Firenze: una pianta di giglio fiorito su un prato verde e uno sfondo argentato sormontato da una fascia rossa e tre api dorate (simbolo dedicato alle grandi città dell'impero napoleonico). Il dissenso fiorentino non fece dare seguito al decreto.


fonte:wikipedia e google immagini

Visitare Firenze #2

Ratto delle Sabine del Giambologna - Firenze Loggia dei LanziCon il suo inestimabile patrimonio artistico e culturale, il centro storico di Firenze è stato introdotto nel 1982 tra i siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Tutti i monumenti che caratterizzano questa città hanno un importante rilievo, perché commissionati dalle più potenti famiglie e realizzati dai più grandi artisti di tutti i tempi: il Duomo di Santa Maria del Fiore e il Campanile di Giotto, il Battistero di San Giovanni con lacupola del Brunelleschi, la Basilica di San Lorenzo, di Santa Maria Novella e diSanta Croce.
Oltre a questi monumenti vanno ricordati anche i numerosi palazzi della città: Palazzo Medici-Ricciardi, Palazzo Strozzi 
Ponte Vecchio - Firenze

   Il luogo però più affascinate e carico di storia è Piazza della Signoria, che da sempre rappresenta il cuore della vita sociale e politica della città. Guardandovi intorno vedrete Palazzo Vecchio, laLoggia dei Lanzi, il Tribunale della Mercanzia e Palazzo Uguccioni. Oltre a questi edifici, potrete ammirare le numerose statue che si trovano in piazza: il famoso David di Michelangelo, l’Ercole e Caco di Bandinelli, il Monumento Equestre di Cosimo I del Giambologna, la Fontana del Nettuno dell’Ammannati e le altre numerose statue che si trovano sotto la Loggia dei Lanzi.

Merita infine una passeggiata all’interno delCorridoio Vasariano, un percorso sopraelevato che collega  Palazzo Vecchio conPalazzo Pitti, attraversando laGalleria degli Uffizi e ilPonte Vecchio. Tra l’altro, si dice, che fu proprio merito della splendida vista che si gode dalle ampie finestre del corridoio nel centro del Ponte Vecchio, a convincere Hitler dal salvare il ponte dal bombardamento dei nazisti.

Visitare Firenze

Fondata dai romani nel 59 a.C., Firenze rappresenta in tutto il mondo l’ideale di città d’arte. Grazie alla sua bellezza e agli innumerevoli monumenti che si trovano nel suo centro storico, è sicuramente una delle città che merita visitare almeno una volta nella vita.
Firenze - Panorama sul Duomo e Palazzo Vecchio
Firenze inizia la sua grande crescita economica, artistica e culturale fin dal Medioevo. Nonostante le lotte intestine tra i famosi schieramenti avversari della città, i Guelfi e i Ghibellini, che per anni hanno contrastato il benessere della città, la fama e l’importanza di Firenze non sono mai diminuite. Tra il 400 e il 500 raggiunge il periodo di massimo splendore, diventando la potenza politica, artistica e culturale dominante su tutta l’Europa.



Grazie alla ricca e potente famiglia De’Medici, e in particolare alla figura di Lorenzo Il Magnifico, Firenze diventa il centro propulsore delle nuove tendenze sotto tutti i punti di vista: artistico, filosofico, culturale e politico. Nasce così la fase dell’Umanesimo e del Rinascimento, che indicava proprio la rinascita della civiltà dopo le barbarie del Medio Evo.
È in questo periodo che l’arte conosce i suoi più grandi maestri: Donatello, Michelangelo, Raffaello, Masaccio e Botticelli, e poi Leonardo da Vinci, Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, che attraverso le loro idee hanno rivoluzionato per sempre il volto dell’architettura, dell’arte e delle scienze.